ASPHALTICA / Le macchine stradali agganciano la ripresa

Lunedí, 12 settembre 2016

Dopo anni di crisi generale per l’industria italiana delle macchine da costruzione, il 2015 ha segnato un’inversione di tendenza, anche per le tecnologie dedicate alle infrastrutture stradali. In Italia, rulli compressori, compattatori e mescolatori di bitume hanno chiuso l’anno con 113,2 milioni di euro di export e 22 milioni di euro di importazioni, in aumento rispettivamente del 27,5% e del 30,8%, sul consuntivo precedente. Lo certificano i dati del SaMoTer Outlook, l’osservatorio sul “construction equipment”, realizzato da Veronafiere in collaborazione con Prometeia e con il contributo informativo di Unacea. Il prossimo appuntamento più importante per la filiera legata al mondo del bitume si conferma Asphaltica: salone su tecnologie e soluzioni per pavimentazioni stradali, sicurezza e infrastrutture viarie che si svolge insieme alla 30a edizione di SaMoTer, manifestazione triennale di riferimento in Italia per le macchine movimento terra, da cantiere e per l’edilizia, e a Transpotec Logitec, rassegna su trasporti e logistica, in programma alla Fiera di Verona dal 22 al 25 febbraio 2017. Asphaltica, organizzata da Veronafiere e SITEB, Associazione italiana Bitume Asfalto Strade, sarà l’occasione per scoprire le ultime innovazioni nel settore presentate dai grandi marchi internazionali. Tra questi, i colossi europei Ammann, Marini e Wirtgen Group, hanno già confermato la presenza come espositori. Lo scenario italiano, infatti, sta mostrando un graduale consolidamento della ripresa: nei primi quattro mesi del 2016, l’import di macchinari specializzati per le asfaltature ha superato i 7,1 milioni di euro di controvalore, in crescita del 46,4% sul primo quadrimestre del 2015. A trainare questo recupero sono i nuovi investimenti nelle costruzioni: +2% nel 2016, secondo le stime di Prometeia. Nello specifico, stanno contribuendo le misure di rilancio per le opere pubbliche varate dal Governo. A riguardo, la Legge di Stabilità 2016 ha mostrato il ritorno a una dinamica positiva della spesa pubblica in conto capitale e ha previsto l’abolizione del Patto di Stabilità interno per i Comuni. Dopo il buon risultato del 2015, da gennaio ad aprile 2016 frena invece l’export di macchine stradali made in Italy (-10,4%) che si ferma a 36,3 milioni di euro a causa, soprattutto, della flessione di ordinativi da Medio Oriente e Nord Africa. Al contrario, restano positivi i segnali dai mercati tradizionali quali Europa occidentale, America settentrionale e perfino Russia, passata da 1,3 a 3,8 milioni di euro (+184%).

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