GI GROUP / 'Logistica il 7 per cento del PIL nazionale e un settore chiave per sviluppo economico'

Martedí, 14 settembre 2021

Il 7% del PIL nazionale: questo il valore della logistica in Italia, un settore chiave per lo sviluppo economico del Paese e che nell’ultimo anno ha registrato un’impennata nel suo trend di crescita già positivo.
In questo contesto di forte evoluzione e successivamente allo scoppio della pandemia, Gi Group in collaborazione con ODM Consulting, con il supporto di Assologistica e Damiano Frosi- Direttore Osservatorio Contract Logistics “Gino Marchet” del Politecnico di Milano, ha ritenuto importante aggiornare lo studio Gi Group Star Matrix – Logistics Sector relativa all’evoluzione dei ruoli e delle competenze del settore logistico, realizzata nella sua prima edizione tra il 2018 e il 2019.
Questi i dati principali dell'indagine sull’evoluzione dei ruoli e delle competenze del settore da qui ai prossimi 3/5 anni, realizzata con metodologia proprietaria e che ha visto il confronto con 25 aziende e oltre 40 Key Stakeholder del settore, rappresentanti di aziende e istituzioni di riferimento per l’industry.
Per quanto riguarda il cluster 3PL e Distribuzione, sono stati mappati 101 ruoli, di cui il 39% registrerà un incremento in termini di importanza nel prossimo futuro, il 55% resterà stabile, mentre solo il 6% subirà un declino.
I ruoli e le professioni che, sulla base dell’analisi condotta, cresceranno maggiormente riguardano le funzioni Communication (100%), Digital & Automation (79%), Customer Care (75%), seguiti dai ruoli connessi alle funzioni Operations, Process Engineering & Planning (69%) e Distribution & Home Delivery (69%). Per quanto riguarda il cluster del settore logistico Aeroportuale sono stati analizzati 106 ruoli: di questi il 23% sperimenterà una crescita in termini di importanza nei prossimi 3-5 anni, il 70% rimarrà stabile, mentre il 7% registrerà un declino, delineando un quadro di maggiore stabilità.
Le esigenze di mercato sono il principale driver della trasformazione in atto, seguite dal trend di forte investimento in innovazione tecnologica, inevitabile per le aziende del settore, alla ricerca di efficienza di processo e flessibilità operativa. Nello specifico, la digitalizzazione con l’integrazione della filiera in ottica di Logistics 4.0 (magazzini e trasporti) e l’automazione di sistemi di movimentazione e stoccaggio (robotizzazione) sono i fattori che maggiormente incidono sul futuro delle professioni e delle competenze.
I primi due decenni degli anni 2000 hanno visto la trasformazione profonda dei modelli di produzione, acquisto e distribuzione, alimentando una mutazione irreversibile negli stili di consumo e modificando le Supply Chain a livello globale. La logistica, intesa come l’ecosistema di attività connesse all’approvvigionamento di materie prime e alla distribuzione di prodotti finiti, ha fornito l’infrastruttura indispensabile per l’affermarsi del paradigma della personalizzazione di massa e ha subito a sua volta gli effetti di un mercato sempre più veloce, frammentato ed esigente. Tuttavia, è ancora scarsa la conoscenza del valore economico generato dalle attività logistiche e di quello aggiunto che queste attività apportano lungo la catena di trasformazione delle materie prime e fino ai consumatori finali. 

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