UNRAE / Rimorchi e semirimorchi: a febbraio 2022 mercato al +9,6 per cento

Martedí, 22 Marzo 2022

Il Centro Studi e Statistiche dell’UNRAE, sulla base dei dati di immatricolazione forniti dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili (MIMS), ha effettuato una stima del mercato dei veicoli rimorchiati per il mese di febbraio 2022 verso febbraio 2021.
Il mercato dei rimorchi e semirimorchi con massa totale a terra superiore alle 3,5t, nel mese febbraio 2022 ha registrato un incremento +9,6% (1.400 unità immatricolate verso 1.277). Il comparto dei mezzi trainati si conferma in crescita anche a febbraio rispetto allo stesso mese del 2021 (+9,6%). L’incremento risulta superiore ai livelli di gennaio, quando le immatricolazioni avevano fatto segnare un +6,3% rispetto all’anno precedente. Il primo bimestre 2022 mostra complessivamente un andamento positivo rispetto all’anno passato: dal 1° gennaio sono stati, infatti, immatricolati 2.637 rimorchi e semirimorchi contro i 2.441 dei primi due mesi del 2021 (+8,0%).
Paolo A. Starace- Presidente della Sezione Veicoli Industriali di UNRAE, commenta così questi ultimi dati di mercato: “Confermando il trend di inzio anno, sembrerebbe che il mercato dei rimorchiati sia stato, almeno in parte, risparmiato da quegli elementi di preoccupazione che stanno interessando il settore dei veicoli industriali. In particolare e per ovvie ragioni, il trainato non soffre infatti dei rincari alla pompa. Tuttavia, le preoccupazioni circa il prolungarsi della carenza e dell’aumento dei costi della componentistica, ulteriormente acuite dalle notizie che giungono dall’Ucraina, non possono che gettare un’ombra preoccupante sul futuro andamento di quello che, in questo momento, pare essere l’unico segmento di mercato nell’ambito del trasporto merci che continua a crescere”.
Nonostante i segnali positivi del mercato, l’UNRAE esprime ad ogni modo cautela riguardo alle previsioni di crescita dei prossimi mesi, in quanto le immatricolazioni attualmente registrate si riferiscono a ordini effettuati in un periodo precedente alla crisi geopolitica in Ucraina e agli esponenziali rincari dei costi di energia e carburanti.
Starace prosegue la sua analisi, sostenendo con fermezza: “Bisogna ricordare che le attuali immatricolazioni riguardano ordini acquisiti nel secondo e terzo trimestre 2021 e non ci è dato sapere il livello di acquisizione ordini dei primi mesi del 2022, sappiamo però che il crollo della domanda, che già affligge i Paesi dell’Est Europa per le ben note cause, potrebbe riverberarsi per un effetto domino anche in Italia. Alla luce di queste considerazioni, rimane essenziale continuare a sostenere adeguatamente il settore anche nell’ottica del rinnovo del parco circolante, che ricordo ancora una volta essere tra i più vetusti d’Europa”. 

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