ARVAL MOBILITY / Divisione Observatory presenta il Barometro 2022

Mercoledí, 25 Maggio 2022

In un contesto caratterizzato da molteplici preoccupazioni che impattano il settore automotive, dal Barometro 2022, la consueta indagine* sull’andamento del settore delle flotte e della mobilità condotta da Arval Mobility Observatory, il Centro Studi che analizza e prevede le tendenze nel mondo della mobilità, emergono alcune conferme sulla resilienza del comparto, che rappresentano le basi da cui partire per riconfigurare quello che sarà il ruolo della mobilità di domani.
Le aziende, infatti, restano fiduciose sul futuro delle proprie flotte, l’elettrificazione continua il suo sviluppo supportata da un più convinto ricorso alla telematica, le nuove soluzioni di mobilità alternativa integrano e non sostituiscono il ruolo svolto dai veicoli in parco, e il noleggio a lungo termine è sempre più pivot della flessibilità, anche per le imprese di dimensioni medio-piccole.
Le previsioni sulle flotte aziendali e la resilienza del noleggio- Il primo dato positivo che emerge dalla rilevazione, è quello relativo al sentiment delle aziende: il 93% degli intervistati in Italia prevede che la propria flotta rimarrà stabile o crescerà nei prossimi 3 anni, dato in linea con la media europea e trasversale alle dimensioni dell’azienda. Le motivazioni principali si ritrovano nelle prospettive di crescita delle attività o di sviluppo di nuovi business (66%), nella volontà di fornire ai propri dipendenti modalità di spostamento più sicure in relazione al Covid-19 (30% in Italia contro 16% in Europa) e nel ricorso all’auto aziendale come strumento di attrazione di nuovi talenti e welfare aziendale (24% in Italia e 32% in Europa).
Il noleggio a lungo termine continua il suo trend di crescita, con il 35% (+9 punti rispetto al 2021) delle aziende che lo ha già adottato come principale metodo di finanziamento. Da rilevare è il maggiore interesse verso questa formula manifestato dalle piccole e medie imprese (fino a 100 dipendenti) tra le quali emergono valori di propensione in linea con quelli dichiarati dalle aziende di medio-grandi dimensioni (30% per le PMI, in crescita del 13% sull’anno precedente e 41% per le grandi Corporate).
La transizione energetica non si ferma- L’indagine ha rilevato come il 71% delle aziende italiane utilizzi almeno una tecnologia “green” o pensi di farlo entro i prossimi 3 anni, mentre solo un terzo delle autovetture sarà costituito da motori prettamente termici; un elemento che conferma l’attenzione che le realtà italiane stanno ponendo nel definire il proprio percorso di riduzione dell’impatto ambientale (il 55% delle imprese contattate ha già sviluppato o sta sviluppando una strategia specifica in questo ambito).
Inoltre, un terzo delle aziende che sta utilizzando o considerando di utilizzare nei prossimi tre anni veicoli alla spina (elettrici o ibridi plug-in) lo fa sulla base di analisi interne o con il supporto di partner esterni (come le società di noleggio). 

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