SITEB / 'Crisi energetica frena industria costruzioni e manutenzioni stradali

Giovedí, 3 Novembre 2022

“Gli insostenibili aumenti dei costi delle materie prime e dell’energia stanno frenando l’industria delle costruzioni e manutenzioni stradali che si prepara a chiudere l’anno con un calo di produzione del conglomerato del 20% rispetto al 2021. Chiediamo al nuovo Governo di intervenire con misure urgenti di reale compensazione dei rialzi e con meccanismi effettivi di revisione prezzi che tengano conto anche dei costi energetici. In caso contrario è a rischio la stessa messa in opera di una parte dei lavori previsti dal PNRR”.
Questo, l'allarme che arriva dall’analisi trimestrale dell’Associazione SITEB - Strade ITaliane E Bitume che ha elaborato prime stime sulla chiusura dell’anno per il settore della costruzione e manutenzione delle strade. L’analisi trimestrale dell’Associazione rivela come, in base alle vendite del bitume registrate nei primi nove mesi dell’anno in Italia (in calo del 24,1% rispetto all’anno scorso), a fine anno la produzione di conglomerato bituminoso (asfalto) tornerà sotto quota 30 milioni tonnellate di tonnellate (sui valori del 2018-19), dopo la crescita registrata nel 2020-2021 quando aveva raggiunto le 35 mln di tonnellate. Un calo che si registra proprio nei mesi in cui ci si sarebbe attesi, invece, una crescita dovuta alla messa a terra degli investimenti previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
A causare questa contrazione è in primis la crisi energetica che sta gravemente colpendo il Paese: le lavorazioni del conglomerato bituminoso si eseguono prevalentemente con tecnologie a caldo per riscaldare ed essiccare le materie prime. Oggi il valore del gas metano ha un’incidenza economica crescente nella produzione del conglomerato bituminoso, passata in pochi mesi da 2-3 euro a tonnellata agli attuali 15-20 euro (dipende dai contratti stipulati con gli operatori del mercato). Ad essere più colpiti sono in particolare gli impianti che utilizzano gas metano il cui costo è più che decuplicato in poco più di un anno. Questi impianti costituiscono il 52% del totale in attività nel settore. 

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