CONFSERVIZI / PNRR: presentate proposte di riforma dei servizi pubblici locali

Lunedí, 8 Marzo 2021

CONFSERVIZI (Confederazione che attraverso Utilitalia e Asstra rappresenta 600 imprese dei settori acqua, rifiuti, energia e trasporto pubblico) nell’ambito del ciclo di audizioni in corso presso il Senato della Repubblica, ha illustrato oggi pomeriggio il documento contenente le proposte strategiche per attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
Snellimento burocratico, stabilità normativa e istituzionale, regolazione indipendente e crescita industriale attraverso processi accompagnati di aggregazione sono solo alcuni dei capisaldi della strategia trasversale per le imprese del comparto, in cui il PNRR può svolgere un ruolo decisivo quale acceleratore degli investimenti.
Per quanto riguarda le specifiche proposte di riforma, nel servizio idrico integrato servono interventi che consentano di superare le gestioni in economia, di rilanciare gli investimenti e di promuovere la strutturazione di un servizio di stampo industriale.
Sul versante dell’igiene urbana, CONFSERVIZI (nella foto il Presidente Andrea Gibelli) ricorda l’urgenza di arrivare alla chiusura del ciclo di recupero e all’autosufficienza nazionale, realizzando seguendo un cronoprogramma “ad hoc” e adeguando i piani regionali (secondo le linee guida del PNGR).
Per il Trasporto Pubblico Locale, gravato da una perdita di ricavi da traffico complessiva di almeno 2,2mld di euro dovuta alla pandemia, le proposte di CONFSERVIZI sono di avviare una politica di investimento espansiva sui mezzi (9,5 miliardi aggiuntivi in 6 anni per riportare l’età media degli autobus sui livelli europei, pari a 7 anni, e declinare la transizione energetica; 1 miliardo di euro addizionali per riportare l’età media dei treni delle ferrovie ex concesse attorno ai 15 anni), sulle nuove infrastrutture relative al Trasporto Rapido di Massa (almeno 500 milioni/anno per 6 anni), sulla sicurezza ferroviaria (390 milioni nel periodo 2021/2034) e sulle nuove tecnologie digitali, nonché sui progetti di rigenerazione urbana.
L’effetto moltiplicatore degli attuali investimenti in TPL su PIL e occupazione è rilevantissimo: circa 3,8 milioni di euro annui (+0,2% PIL) e 99mila occupati in più. 

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