FIAP / Massimo Bagnoli, 'esitare equivale a fermo trasporti e chiusura aziende'

Venerdí, 3 Aprile 2020

L’Autotrasporto sta vivendo questa emergenza in prima linea dando dimostrazione della sua forza e dell’impegno instancabile verso le persone, la società, il Paese. Ma è quanto mai indispensabile far notare che fa così da sempre, ogni giorno, solo che in questa situazione, è semplicemente più evidente. Ecco perché merita l’attenzione e la considerazione più giuste e coerenti possibili a riconoscimento dello sforzo che sta facendo.
Sono questi i momenti nei quali, le associazioni dell’autotrasporto, devono porsi con la massima chiarezza di obiettivi e, soprattutto, unitarietà nei confronti degli Organi di Governo e le Istituzioni, per permettere che le Imprese impegnate in uno scenario così difficile, riescano comunque a svolgere il loro lavoro allontanando lo spettro della chiusura.
La FIAP, in queste ultime settimane, di sua iniziativa, ha tentato di sollecitare una linea di azione comune, proponendo e condividendo le proprie valutazioni e idee in tavoli di ampia partecipazione, nella ricerca delle migliori condizioni per le Aziende, senza ottenere il risultato sperato.
Purtroppo, percorsi sostanzialmente “autonomi” e di “bandiera” hanno prevalso, ed anche le indicazioni espresse da un organo che dovrebbe rappresentare l’unità negli intenti, l’UNATRAS, hanno deluso le reali aspettative degli Imprenditori del nostro settore, che hanno bisogno, oggi più che mai, di risposte diverse, come per esempio la certezza sui pagamenti e la pronta liquidità per far fronte all’attuale crisi in atto.
Non abbiamo condiviso il modo, sottolineando apertamente la necessità di porre l’attenzione del Governo su contenuti più consoni e con un’ampia condivisione di rappresentanza della categoria arrivando anche a negare il consenso alla sottoscrizione del documento, anche se all’apparenza non è evidente. Una situazione che, purtroppo, negli ultimi mesi si è verificata in molte occasioni.
Con la piena approvazione del Consiglio Nazionale della Federazione riunitosi ieri e a seguito della sollecitazione di molte imprese associate e non alla Fiap si è deciso di procedere autonomamente a sollecitare gli Organi del Governo verso soluzioni comprensibili e percorribili senza personalizzazione e protagonismi personali.
Molte imprese hanno già esternato l’ipotesi di un fermo, qualora in modo evidente venisse meno la tutela ed il riconoscimento economico del loro lavoro. 

Compila il seguente modulo per ricevere la nostra newsletter:

ISCRIVITI

Per offrirti il miglior servizio possibile questo sito utilizza i cookies. Continuando la navigazione acconsenti al loro impiego. Clicca qui per maggiori dettagli.

Ok