FERROVIE DELLO STATO / Messori: pronti a privatizzare

Venerdí, 18 Luglio 2014

Si torna a parlare di scorporo della rete ferroviaria, cioè di separazione contabile e societaria tra la società di gestione del servizio e quella proprietaria delle infrastrutture. Una misura già adottata in altri paesi europei, ad esempio in Gran Bretagna, con benefici sul servizio agli utenti, maggiore concorrenza e tariffe più basse ai consumatori. In questo senso è tornata ad esprimersi l'Autorità dei Trasporti, per bocca del suo presidente Andrea Camanzi, nella relazione annuale presentata al Parlamento. Una liberalizzazione che ha proseguito Camanzi, "dovrà riguardare anche il materiale rotabile, i servizi di manovra, i sistemi di assistenza e accesso dei passeggeri alle stazioni, quelli di prenotazione e acquisto dei titoli di viaggio, le procedure di gestione dei reclami a tutela dei diritti dei passeggeri".
Su questi temi, ha detto Camanzi, "è necessario recuperare il ritardo nello sviluppo aperto delle piattaforme tecnologiche per i servizi. Può essere utile, al riguardo, il richiamo di esperienze pregresse in altri settori". E in un’intervista al Giornale radio Rai, il presidente delle Ferrovie dello Stato Marcello Messori (nella foto), spiega le strategie future. "Credo che Ferrovie, aprendosi al mercato e introducendo elementi di liberazlizzazione, dovrà anche porsi il problema di una parziale privatizzazione cioè di una quotazione sul mercato. Naturalmente - prosegue Messori - i termini di questo processo che non è ancora stato avviato, se non in alcuni punti specifici della società, dovrà cercare di realizzarlo lasciando aperte tutte le alternative possibili. Si tratta di elaborare una strategia e poi verificarla nella pratica, scegliendo le alternative migliori e più efficienti. Ferrovie dello stato - conclude - è un'impresa grande, una delle poche imprese grandi su cui il nostro Paese può contare: credo che si tratti, anche attraverso questo processo di liberalizzazione e privatizzazione parziale, di farla diventare una grande impresa".

Compila il seguente modulo per ricevere la nostra newsletter:

ISCRIVITI

Per offrirti il miglior servizio possibile questo sito utilizza i cookies. Continuando la navigazione acconsenti al loro impiego. Clicca qui per maggiori dettagli.

Ok