UNIONE ARTIGIANI / Car Sharing in ZTL: perplessi i tassisti milanesi

Mercoledí, 15 Gennaio 2014

L'Unione Artigiani, insieme con le altre rappresentanze del settore Taxi (S.A.Ta.M., Tam-Acai_Casartigiani, Confartigianato, A.G.C.I., C.C.I., Lega Coop, Uil Trasporti e Fit-Cisl), apprende dagli organi di stampa della decisione del Comune di Milano, con valenza nelle prossime settimane, che permetterà alle autovetture del CAR SHARING di accedere all'area ZTL di corso Garibaldi. "La notizia ci coglie di sorpresa - spiega Pietro Gagliardi dell'Unione Artigiani - e ci lascia decisamente stupiti. In questi anni abbiamo assistito, e in parte ne abbiamo condiviso le finalità, alla costituzione di aree protette che valorizzassero l'utenza debole, come pedoni e ciclisti. In particolare abbiamo condiviso l'intendimento di non penalizzare i residenti e, conseguentemente, il servizio di trasporto pubblico (taxi e atm), pur puntando su una limitazione del traffico a beneficio delle condizioni ambientali. Con il recente provvedimento, però - prosegue Gagliardi -, di estendere l'accesso alla ZTL Garibaldi alle auto del cosiddetto CAR SHARING, dobbiamo constatare che la politica seguita fino a questo momento è cambiata, e la tutela del cittadino non rientra più tra le priorità di questa Amministrazione Comunale”. Più precisamente, secondo le sigle sindacali dei taxista, con questa decisione si vuole valorizzare in modo assolutamente palese un'utenza di nicchia a discapito della collettività.
Il provvedimento, secondo la voce univoca delle rappresentanze di categoria, è destinato a produrre una forte spinta alla circolazione di auto private, sia pure in condivisione, a discapito dell'intero sistema di trasporto pubblico, costituito, come si sa da mezzi pubblici e soprattutto da taxi che ancora una volta rischiano di essere penalizzati per ragioni non comprensibili. Il servizio taxi, relegato da anni ad essere una presenza obsoleta nel trasporto cittadino, a cui viene ormai da tempo negata ogni forma di miglioramento (colonnine telefoniche, richieste per nuove corsie riservate, telecamere per la sicurezza, lotta all'abusivismo) andrebbe, invece, valorizzato per le potenzialità che oggettivamente esprime. Da troppo tempo, del resto, si preferisce favorire interessi privati, premiando una fascia limitata di cittadini. Unione Artigiani non condivide e non comprende il progetto dell'Amministrazione Comunale e continua ad auspicare un impegno diverso da parte di Palazzo Marino, teso a non vanificare tutto il lavoro svolto negli anni passati, sia in termini di progettazione che di realizzazione di aree protette. 

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