Il Mondo dei Trasporti - Mensile di Politica, Economia, Cultura e Tecnica del Trasporto

Nei giorni scorsi, il fondatore di Mobility in Chain, Federico Parolotto ha rilasciato un'intervista a Genio & Impresa, magazine di Assolombarda. La mobilità, soprattutto quella odierna del post-Covid, oggetto di particolare attenzione. Un concetto di mobilità, radicalmente cambiato com'è cambiata, altrettanto, la visione di Città del Futuro.
Mobilità sostenibile, lavoro con orari più flessibili o smartworking, sono i tre pilastri dai quali bisognerebbe partire per costruire una vita 'green', sostenibile appunto.
Parolotto dice apertamente: "Sono passati, ormai, tre mesi dal diffondersi dell’epidemia di Coronavirus e in questo periodo il modo d’intendere la città e abitarla sembra essere completamente cambiato. È l’occasione per sperimentare sul campo e su vasta scala soluzioni innovative che incidono, riducendola, sulla domanda di mobilità. Sono diverse le soluzioni che le città stanno implementando a seguito delle criticità emerse dalla crisi attuale, sviluppate in modo particolare per rispondere al rischio di cambio modale dovuto alla riduzione dell’utilizzo del trasporto pubblico in favore della mobilità individuale, con un potenziale ricorso massiccio all’uso dell’automobile privata”. Per Parolotto, il cambio di passo pone numerose sfide, ma è vitale per il Pianeta: “Una volta superata la crisi Covid-19, dovremo comunque continuare a puntare sul trasporto pubblico che era e resta la soluzione preferibile per i processi di decarbonizzazione”.
I tre grandi interventi da mettere subito in pratica per ridurre la domanda di mobilità e promuovere la sostenibilità, sono: 1- Ripensare lo spazio urbano a favore della mobilità sostenibile, 2- Distribuire su una fascia temporale più ampia i picchi dell’ora di punta. 3- Scommettere sul telelavoro riducendo la domanda di spostamento: lo smart working risulta essere la soluzione più interessante.

Fonte: Genioeimpresa.it