STOMMPY / La sicurezza sul lavoro che vale 244 milioni di euro

Mercoledí, 19 Aprile 2017

L’incidentalità sui luoghi di lavoro ha registrato negli ultimi anni una confortante flessione. Il tema resta comunque centrale, non solo nell’ambito delle politiche di welfare ma anche nella definizione delle linee di sviluppo delle imprese. Un tessuto produttivo può definirsi sano, solo se rispetta valori non negoziabili, ovvero la salute e la sicurezza di chi lavora e redditizio, se adotta prassi volte a rendere più efficiente il processo produttivo, eliminandone i principali fattori di rischio. Sono 5.145.9952 le imprese attive in Italia di cui 14.171 hanno richiesto un finanziamento per l’acquisto di beni strumentali in capitale fisso ovvero impianti, macchinari, edifici industriali per un investimento complessivo di oltre 5 miliardi di euro, che deve essere protetto. “In tal senso, oggi, anche il più banale dei prodotti è sottoposto a rigide normative di costruzione, mentre per quanto concerne i dispositivi di sicurezza industriali ed in particolare i paracolpi a salvaguardia dei macchinari, pareti e scaffalature dai carrelli di movimentazione merci, non è prevista alcuna regolamentazione specifica.” dichiara Marco Chiarini, General Manager di STOMMPY, che continua - il Decreto Legislativo 81/2008 definisce un quadro normativo decisamente incompleto dal punto di vista operativo. Sono, infatti, numerosissimi i fattori di rischio all’interno dei luoghi di lavoro, soprattutto se consideriamo quelli da collisione ed è facile immaginare come questa lacuna legislativa possa creare le condizioni per cui essere attratti da soluzioni non idonee, ignari del fatto che non solo non si otterrà alcun beneficio da tali prodotti, ma si dovrà gestire un aumento dei problemi e dei costi anziché eliminarli.” Nello specifico, STOMMPY, leader tecnologico nella produzione e commercializzazione di sistemi paracolpi per utilizzo industriale, trasforma i paracolpi, un tempo sottovalutati e considerati una mera voce di costo, in indispensabili dispositivi di sicurezza a cui viene affidata l’importante missione di tutelare sia le persone che i costosi investimenti aziendali. L’Inail continua a sostenere le imprese con il Bando ISI, attivato nel 2010, che per quest’anno prevede un ulteriore stanziamento a fondo perduto di 244.507.756 euro, per le spese sostenute per progetti di miglioramento dei livelli di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, a favore delle aziende che decidono di effettuare investimenti in conto capitale. Dal 19 aprile fino al 5 giugno 2017, infatti, le aziende che faranno domanda potranno ricevere un contributo pari al 65% del valore totale, fino ad un tetto di 130.000 euro. Il successo riscosso da questa iniziativa lo scorso anno, con circa 23.000 richieste inviate durante il click-day del 26 maggio 2016, dimostra la sensibilità del tessuto industriale italiano nei confronti di queste importanti problematiche. 

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