LIQUI MOLY / Due oli per trasmissioni studiati per veicoli d'epoca

Martedí, 21 Novembre 2017

Per assicurare un’interazione possibilmente senza attrito all’interno delle trasmissioni ci vuole l’olio giusto. Dato che gli oli studiati per le trasmissioni dei veicoli moderni possono causare “mal di denti” agli ingranaggi delle auto d’epoca, hanno bisogno di lubrificanti speciali. I due nuovi oli Classic per trasmissioni dello specialista tedesco di oli e additivi Liqui Moly, disponibili con i gradi di viscosità SAE 90 e SAE 140, corrispondono a tali esigenze. Così come i moderni oli per motore sono fuori posto nelle auto d'epoca, anche gli oli per trasmissioni moderne vanno usati esclusivamente nei veicoli moderni. Infatti, gli oli di nuova generazione di regola sono troppo fluidi per le trasmissioni di vecchia data. In più la compatibilità con i vari materiali gioca un ruolo importante: infatti, nelle trasmissioni delle auto d'epoca, in particolare quelle costruite prima del 1950, venivano ancora utilizzati metalli non ferrosi come il bronzo, i metalli bianchi e le leghe. Non tollerano gli additivi contenuti negli oli per le trasmissioni moderne. “Attaccano i metalli. Inoltre, il grado di additivazione degli oli rientranti nelle classi API GL 5 e 4 è semplicemente sovradimensionato per quanto riguarda le auto d’epoca”, spiega Oliver Kuhn. Kuhn è il vicedirettore del laboratorio Liqui Moly per lubrificanti.
La classificazione degli oli per trasmissioni si basa sull’API (American Petroleum Institute) e va dalla classe API GL 1 alla API GL 5. In poche parole: più alto è il numero, più moderno è l'olio e più elevato è il grado di additivazione. “In passato, il cambio di velocità e il differenziale erano unità separate e quindi anche le proprietà per il rispettivo olio erano ben definite”, spiega Oliver Kuhn. I oli per trasmissioni erano progettati principalmente in base al loro comportamento rispetto agli anelli sincronizzatori e i loro oli contenevano quindi meno additivi, ovvero additivi “più dolci”. Dato che le pressioni prevalenti nei differenziali erano nettamente maggiori, anche il grado di additivazione dei rispettivi lubrificanti di conseguenza era più alto.
 

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