ADICONSUM / "No ausiliari-pubblici ufficiali senza concorso"

Venerdí, 5 Luglio 2019

"Ausiliari del traffico". Dopo i vigili urbani, sono loro il secondo inbuco certificato di automobilisti e autotrasportatori. Alla pari degli agenti della Polizia Municipale, gli ausiliari del traffico possono fare le multe per divieto di sosta, parcheggio in zona a pagamento senza aver pagato, parcheggio sulle strisce etc. Rispetto ai vigili urbani non godono dello status giuridico di pubblici ufficiali. Uno status che permette, alla pari di Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza, di fare anche dei controlli specifici per garantire sicurezza e ordine pubblico.
E' al vaglio una proposta di legge per elevare a pubblici ufficiali anche gli ausiliari del traffico. Il problema, di carattere prettamente giuridico, che per essere agente della Municipale, "ergo" pubblico ufficiale, lo si può diventare solo tramite accesso a un concorso pubblico per titoli ed esami. La qualifica di ausiliario la si assume, previa chiamata dopo bando di concorso a nomina.
Adiconsum non ci sta e tuona contro il Governo: "Lo scorso 7 novembre 2018, Adiconsum era stata audita presso la Commissione Trasporti della Camera dei Deputati sul DDL di “Modifica all’articolo 12 del codice della strada, di cui al decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, concernente l'esercizio di funzioni di prevenzione e accertamento delle violazioni in materia di sosta da parte dei dipendenti delle società concessionarie della gestione dei parcheggi e delle aziende esercenti il trasporto pubblico di persone”. In merito al disegno di legge avevamo espresso pieno apprezzamento, al punto da non proporre alcuna modifica. La norma mirava a contenere i poteri degli ausiliari privati della sosta, così come sancito dalla Corte di Cassazione.
Oggi veniamo a conoscenza di un emendamento “Proposta di Riformulazione 8.02 Gariglio” inserito nella legge di riforma del Codice della Strada che invece va nel senso contrario e che già ha avuto parere favorevole di Governo e maggioranza durante l’esame nella Commissione Trasporti.
In pratica, l’emendamento trasforma in pubblici ufficiali i dipendenti privati delle società di parcheggio e di trasporto pubblico e dà loro mano libera per poter elevare multe per divieto di sosta al di fuori di quelle che, fino ad oggi, sono state le loro competenze e i loro giustificati limiti. Esattamente il contrario di quello su cui Adiconsum era stata chiamata ad esprimersi lo scorso novembre.
Il comma 5 del nuovo emendamento, inoltre, apre alle società di parcheggi privati in concessione e di trasporti pubblici il comparto molto ricco del recupero dei pagamenti.
Adiconsum esprime preoccupazione e disagio per questa norma che considerando già l’aumento del numero di multe per violazione del Codice della Strada di quasi l'81% negli ultimi dieci anni, non sempre legato alla sicurezza stradale, potrebbe appesantire ulteriormente i bilanci degli automobilisti-consumatori". 

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