TRASPORTO PASSEGGERI / Stop alle revisioni per i pullman vecchi, a rischio migliaia di posti di lavoro

Lunedí, 12 Agosto 2013

Rischio: paralisi per il Tpl italiano, migliaia di posti di lavoro cancellati e blocco degli acquisti per rinnovo del parco. È lo scenario che verrebbe a crearsi qualora passasse la proposta di legge che, in seguito all'incidente avvenuto a fine luglio sull'A16, intende bloccare le revisioni degli autobus ultradecennali. Come si ricorderà, il 28 luglio scorso in Irpinia un autobus è precipitato da un viadotto da un'altezza di 30 metri a causa dello scoppio di un pneumatico: 39 morti, dieci feriti (tra cui cinque bambini) e tre indagati. A bordo una comitiva di anziani, bambini e giovani che rientrava da una gita a Telese Terme, in provincia di Benevento. Sotto i riflettori della Procura di Avellino sono finite le condizioni dell’autobus che, benché sottoposto a revisione nel mese di marzo di quest'anno, aveva percorso più di 800mila km dall’immatricolazione, era in circolazione dal 1995 e reimmatricolato nel 2008. In seguito a quell'incidente, in questo periodo ferragostano c'è chi intende proporre (attraverso un disegno di legge) il divieto di procedere alle revisioni per i bus con oltre dieci anni di età. Ricordiamo che la verifica tecnica va fatta per la prima volta dopo quattro anni e successivamente ogni due. Il provvedimento di diniego alle revisioni per gli autobus vecchi per il parco circolante italiano equivarrebbe alla paralisi, sia per il settore turistico sia ancor più per il trasporto pubblico: il 60 per cento degli autobus urbani ha infatti oltre dieci anni d'età. E, al momento, la maggior parte degli operatori di TPL non sarebbe in grado di affrontare investimenti per il rinnovo della metà della propria flotta. In sostanza, sarebbe la paralisi per il settore, visto che la maggior parte dei veicoli dovrebbero considerarsi irregolari e quindi costretti al fermo macchina, con buona pace per imprenditori, autisti e passeggeri: a serio rischio sarebbero migliaia di posti di lavoro, sui quali grava già da anni l'incertezza legata alla crisi economica. Sulla questione le categorie dei noleggiatori e operatori turistici e del TPL si stanno mobilitando per prepararsi ad un autunno caldo. Obiettivo: difendere il proprio lavoro e quello dei propri dipendenti e continuare a offrire alla clientela i propri servizi.

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