TRASPORTO AEREO / Montichiari, la Regione Lombardia punta alle merci

Mercoledí, 23 Ottobre 2013

Il D'Annunzio di Montichiari deve svilupparsi sul core business del traffico merci, privilegiando un accordo con Sacbo per la sua naturale collocazione nel sistema del Nord Ovest.
È la convinzione dell'assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità della Lombardia Maurizio Del Tenno, ieri ospite della commissione provinciale Bilancio presieduta da Pierluigi Mottinelli (Pd). La nuova destinazione dell'aeroporto, ha spiegato, è allo studio all'interno della modifica del piano aeroportuale nazionale voluta dal ministro Lupi, che ha scelto di coinvolgere sul tema anche le Regioni. Un'infrastruttura, quella bresciana, organica appunto al sistema del Nord Ovest che nel 2011 ha fatto registrare un traffico di oltre 40 milioni di passeggeri concentrati per l'88 per cento nell'area lombarda, vale a dire fra Malpensa, Linate e Bergamo Orio al Serio. La prospettiva immaginata per Brescia è passare entro il 2030 da 0,5 a 1,5 milioni di utenti: in questo senso - ha detto Del Tenno - Montichiari «è molto ben servito dal punto di vista infrastrutturale ma l'aeroporto militare è un limite sul trasporto passeggeri». La prospettiva che Del Tenno e la Regione vedono più consona per il D'Annunzio è quella dunque di riserva di cargo per il sistema lombardo, «e Orio al Serio può essere un ottimo motore per un'infrastruttura ad oggi sottostimata». Una posizione «non territoriale», ha precisato l'assessore, ma basata su elementi razionali. Del Tenno auspica, addirittura, la realizzazione di una società unica per la gestione degli aeroporti lombardi. «In relazione alle logiche di mercato azionario - ha aggiunto - ci si trova di fronte a una discrasia fra quanto contenuto nel Piano nazionale aeroportuale, dove Montichiari rientra nella macro area del Nord-Ovest e conseguentemente nel sistema aeroportuale lombardo, e l'assetto societario che è del Nord-Est». La buona notizia è che nella partita a scacchi a questo punto entra anche il Pirellone, «determinato ad ottenere un risultato nell'interesse dell'Italia». Al punto da rendersi disponibile ad un' iniziativa istituzionale tra Regioni Lombardia e Veneto e Province Brescia, Bergamo e Verona. «Nel piano aeroportuale nazionale abbiamo fatto passare Montichiari da aeroporto regionale a aeroporto cargo, questo è il messaggio più forte che Regione poteva dare», ha aggiunto. Una disponibilità che in Broletto è stata accolta più che positivamente. Con qualche cautela. «Non abbiamo intenzione di illuderci - ha sottolineato Roberto Cammarata del Pd -. Sappiamo che la partita è complicata, la determinazione di chi oggi detiene la proprietà dello scalo è in contrasto con le linee espresse dall'assessore». Emanuel Piona (Forza Italia) è soddisfatto perché «la Regione si mette finalmente a fare da garante al territorio bresciano», mentre per Diego Invernici (Fdi) le manifestazione di interesse di Save e Sacbo possono anche convivere purché il sistema Brescia e i bergamaschi abbiano un ruolo importante nella gestione del D'Annunzio. E se l'assessore monteclarense Massimo Gelmini punta ad uno «sviluppo sostenibile», il consigliere regionale Mauro Parolini (alla seduta ha partecipato anche il consigliere Gianantonio Girelli) ha una visione che coincide con quella di Del Tenno: «La Provincia ha lavorato molto anche in termini di realizzazione di opere - ha ricordato -. Oggi la pista di Montichiari per la Catullo è un debito, per i bresciani un'opportunità. Ma credo che il sistema aeroportuale del Nord Italia non possa essere pensato in parti separate». (fonte cnafita.it)

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