ASSOLOGISTICA / Crollo Ponte Albiano, chiesto intevento immediato del Governo

Giovedí, 9 Aprile 2020

Ieri mattina, il Ponte di Albiano sul fiume Magra ad Aulla, in provincia di Massa Carrara, è completamente crollato. Grazie alla riduzione del traffico stradale, dovuta alle norme per il contrasto all’epidemia di Coronavirus, sono stati coinvolti soltanto due mezzi, i cui occupanti sono in buone condizioni: uno ha riportato ferite lievi, mentre l’altro risulta illeso a parte lo shock.
“Nonostante l’assenza di traffico, il ponte è crollato completamente. Cosa succederà quando usciremo dalla quarantena? È necessario intervenire subito, non c’è altro tempo da perdere: strade, ponti, gallerie e ferrovie italiane devono essere immediatamente messe in sicurezza” tuona Secondo Sandiano, Presidente di Assotrasporti e Vicepresidente vicario di Eumove.
Le segnalazioni riguardanti crepe e cedimenti dell’infrastruttura corrono sul web e si susseguono già da diverso tempo: a partire dall’agosto del 2018, dopo il crollo del Ponte Morandi, molti cittadini avevano fotografato i danni visibili, chiedendo l’intervento da parte delle autorità competenti. Successivamente, l’8 agosto 2019, il Comune di Aulla (MS) aveva inviato una nota ad ANAS, la quale aveva risposto: “Il viadotto Albiano (già attenzionato e sorvegliato dal personale ANAS) non presenta al momento criticità tali da compromettere la sua funzionalità statica sulla base di ciò non sono giustificati provvedimenti emergenziali per il viadotto stesso.”
Lo scorso novembre, quando i cantonieri di ANAS si trovavano in zona per intervenire sulla vicina strada statale 62 della Cisa, ripararono alcune crepe del ponte con dei riempitivi di asfalto.
“Poteva essere una strage: come raccontato da una nostra associata, la strada che attraversa il ponte è spesso soggetta a code chilometriche, con corriere di studenti, pullmini per le scuole primarie, camion e automobilisti della zona. La popolazione aspetta da anni una strada alternativa, mai costruita” aggiunge Fabrizio Civallero, Segretario di Assotrasporti.
Con l’emergenza sanitaria in corso, l’Italia sta passando un momento difficile, ma questo non deve far sì che ci si dimentichi delle emergenze che erano già in corso prima dello scoppio dell’epidemia.
Assotrasporti ed Eumove, le associazioni capofila della proposta “Salva Vite” che lo scorso 17 gennaio hanno richiesto al Governo di dichiarare lo stato d’emergenza per far fronte al problema della precarietà del sistema viario e ferroviario italiano, oggi ribadiscono a gran voce la necessità di intervenire immediatamente.  

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